Indirizzo: Via Centrale - 33080 Andreis (PN)
Telefono: 0427 76007 Comune di Andreis
E-mailL: servizi@comune.andreis.pn
Sito Internet: www.comune.andreis.pn.it
Orario Visite: Normalmente su richiesta. per prenotazioni, telefonare al Comune di Andreis: 0427 76007
Il Museo della Civiltà e dell’ Arte Contadina di Andreis è senz’ altro da visitare se vi trovate nello splendido Borgo di Andreis, offre una panoramica unica sulla moltitudine di oggetti che in tempi antichi venivano utilizzati dai maestri artigiani di questi luoghi. Si trova nei pressi della piazzetta principale di Andreis.
BREVE DESCRIZIONE DEI LUOGHI DEL PERCORSO:
Il Museo Etnografico di Andreis, aperto al pubblico dal 1981 su iniziativa dell’Amministrazione Comunale, documenta attraverso l’esposizione di oggetti e la ricostruzione di ambienti gli aspetti della vita quotidiana della comunità di Andreis nella prima metà del XX secolo.
Nello specifico possiamo osservare la ricostruzione della cucina andreana di inizi del 900 con l’immancabile focolare e cjantonâl (mobile d’angolo che allo stesso tempo fungeva da tavolo e da armadio per provviste, piatti e posate) oltre alla ricostruzione dell’ambiente della malga, un luogo importante d’estate per i pascoli e la produzione di formaggio (formài), ricotta (scùota) e burro (spòngja). Graticci, stampi, paioli, colatoi, bastoni per la caiata e altri utensili danno un’idea delle varie fasi di preparazione.
La figura femminile viene delineata attraverso oggetti come gli abiti da festa e gli strumenti per la lavorazione della lana e la produzione di scarpetes, tipiche calzature in stoffa e velluto nero. Quando le ragazze si sposavano, veniva loro assegnata una dote (dota) composta da biancheria e vestiti: mentre gli indumenti intimi erano chiari, i secondi erano tipicamente di colore scuro, tra il blu intenso e il nero.
Particolare importanza è data ai mestieri di un tempo, dalla caratteristica lavorazione dell’osso per produrre tabacchiere e pettini a quella più tradizionale del legno per la realizzazione di calzature e utensili d’uso domestico, dallo sfalcio dei prati alle attività dei boscaioli per il taglio, il trasporto e la fluitazione del legname a valle.
Numerosi sono gli attrezzi per lavorazione della terra, del legno, delle scarpetes, dell’osso, della lana, oltre che attrezzi lavorativi quotidiani, come corredi per neonati, giochi di bambini, maschere di carnevale, la fretola (cassettiera portatile per venditori ambulanti).
Le tradizioni culturali sono testimoniate dagli spazi dedicati al carnevale e alla Quaresima.
All’esterno del museo etnografico troviamo il magnifico orologio da torre in ferro battuto a gabbia d’uccello, risalente al XVIII secolo, un tempo posto sul campanile della parrocchiale.
La Favria del paese, suggestiva bottega da fabbro, si trova nelle vicinanze del Museo Etnografico di Andreis. Essa è stata donata dalla famiglia di Barba Anzal, il fabbro che lì vi lavorava il ferro e che oggi conserva ancora intatta tutta l’attrezzatura originale.
Il Museo dell’Arte e Civiltà Contadina di Andreis è situato nell’ex Municipio, sito nella piazza centrale del paese. Sono esposti gli attrezzi tradizionali della vita contadina, databili dalla seconda metà del XIX alla prima metà del XX secolo e prestati o donati dalle famiglie del paese.