Barcis è un borgo montano nel cuore della Valcellina attorniato dalle Dolomiti Friulane adagiato sulle sponde del lago Aprilis. E raggiungibile sia dall'autostrada A27 che da Venezia porta a Ponte nelle Alpi che dall'autostrada A28 che da Portogruaro porta a Pordenone,è un paese situato nel cuore della Valcellina , a pochi chilometri da Pordenone (36km) , negli ultimi anni il Paese ha avuto come riconoscimento la bandiera arancione del turing club itaiano per la qualità del turismo di questo bel borgo .
Nel 1954 , all’imbocco della forra del Cellina ,venne costruita una diga per scopi idroelettrici che determinò la formazione del lago Aprilis ( cognome dell'ingegnere che la costruì ). La particolarità del lago e quella di avere un color Verde Smeraldo, dato dal contenuto di minerali che si sprigiona dalle pietre durante la discesa del torrente cellina.
Barcis è certamente un insediamento di antica origine celtica .Riguardo l’origine del suo toponimo si fanno due ipotesi : La prima lo vorrebbe far derivare dal termine di “capanna” “abitazione “ barg ” o di monte “berg “. Barcis , invece a detta del suo noto poeta Giuseppe Malattia della Vallata deriva da “ barcia” barca ovvero Barcis dall’origine provenzale ,traducibile con il nostro “ bacino”, per la sua forma a conca.
I primi documenti che certificano l’ abitato risalgono all’VIII secolo . Si ha notizia di un ospizio per pellegrini costruito in epoca longobarda di proprietà dell’ abbazia di Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena e di un nucleo abitativo formatesi attorno alla pieve di San Giorgio di Cellis nella località Roppe .Quest’ultimo insediamento a causa di una frana nel 1314 venne distrutto e poi ricostruito sulle sponde del fiume Cellina.
Nel 1611 il paese subì un primo gravoso incendio che distrusse l’intero abitato .Un po’ alla volta però la tenacia dei paesani lo ricostruì , nel 1695 la parrocchia contava 609 abitanti.
Verso la metà del ‘800 il numero degli abitanti di Barcis salì fino 1533 (momento di maggior densita demografica della valle) .L’econamia della valle in questo momento storico ottenne un significativo miglioramento anche grazie all’introduzione delle patate in questi luoghi nella dieta popolare. Tale prodotto ,dato la buona qualità della terra contribuì a sfamare la popolazione, tuttavia non abbastanza da evitare l’ emigrazione di numerosi Barciani in territori meno aspri e difficili.
Fino l’inizio del 1900 si entrava nelle Vall del Cellina percorrendo da Montereale , il sentiero che dalla riva sinistra del torrente Cellina . Si saliva tra il monte Jouf e Fara raggiungeva Forcella Crous e scendeva poi verso Busplans ,superava i torrenti Alba e Molassa e si raggiungeva Barcis tramite il sentiero del Dint. Questa fu per secoli la via obbligatoria per trasportare le merci . In seguito si costruì una carrozzabile con la direzione dell’ingegner Aristide Zenari , la Vecchia strada della forra del cellina. Quest’ultima e molto particolare perche e stata costruita sulle sponde del torrente che le da il nome direttamente sulla roccia .
Durante la prima guerra mondiale, il paese fu invaso nel novembre 1917 delle truppe nemiche tedesco austriache. Nuovamente accadde durante la seconda guerra mondiale (1940-1945) che altre essere combattuta da parte dei suoi abitanti su vari fronti ,fu subita particolarmente dalla popolazione. In due riprese ,nell’agosto e in settembre del 1944 il paese fu bruciato per tre quarti, poi ricostruito quasi interamente .