Un paese adagiato su una verde terrazza, protetto dai “corazzieri” Raut, Resettum e Fara, ecco, questo è Andreis. Il paese, oltre che per la bellezza del patrimonio paesaggistico si distingue per l'architettura spontanea delle sue case, muri di sassi, ballatoi di legno scuro, scale esterne sono le caratteristiche inconfondibili della tipica Casa Andreana”a ballatoio in legno chiamati “daltz”, ballatoi di legno che leggenda narra servissero per far essiccare i fagioli, vieni infatti chiamato “Il paese dei daltz”. Il territorio comunale, completamente compreso nelle Dolomiti Friulane coincide con la valle del torrente Alba, a sinistra della Val Cellina, poco prima del lago di Barcis, arrivando dalla pianura. Esso si sviluppa in direzione est-ovest ed è dominata, a nord, dalla catena Chiarescons-Cornaget-Resettum (in particolare dal monte Raut, 2.025 m., massima altitudine), a sud dal più modesto monte Fara (1342 m).
Di Andreis mancano attestazioni precedenti all’anno mille. Non è chiaro, quindi, a quando risalga il primo insediamento stabile. Si sa che in epoca romana la montagna friulana era agevolmente collegata alla pianura via fiume; è dunque lecito supporre che anche la zona di Andreis fosse almeno frequentata da pastori e boscaioli; potevano trovare rifugio nei numerosi antri che si aprono nella zona, detti nel dialetto del luogo Andres (da cui, forse, il toponimo). Il borgo potrebbe essere stato fondato attorno alla caduta dell’Impero Romano, da popolazioni in fuga dalle invasioni barbariche che avevano devastato i centri della pianura. Andreis viene citata per la prima volta in un documento del 996, con cui Ottone III del Sacro Romano Impero confermava al Vescovo di Concordia Benno diritti su vari località tra cui le ville di Navarons, Tramonti e Andreis. Nel medioevo rappresentò una dipendenza della Pieve di Barcis, dalla quale si affrancò nel 1651.
Architetture religiose e civili
Chiesa parrocchiale arcipretale di Santa Maria delle Grazie risalente al XVII secolo. Al suo interno si possono ammirare il battistero e l'acquasantiera dello scalpellino medunese P. Colusso, due statue di G. Contieri ed un tabernacolo marmoreo di G. B. Bettini del 1748
Chiesa di San Giuseppe presso il cimitero, risalente al XIX secolo.
Chiesa della Beata Vergine della Salute sul colle di San Daniele, risalente al XVIII secolo.
Chiesa di Sant'Antonio da Padova della Cordata, risalente al XIX secolo.
Chiesa del Sacro Cuore di Bosplans.
Chiesa della Immacolata Concezione di Alcheda, risalente al XIX secolo.
Architettura "spontanea" del paese antico.
Fontana di Bosplans.Musei e centri visita.
Musei e centri visita
Centro visite del Parco Naturale Dolomiti Friulane.
Museo dell’arte e della civiltà contadina.
Area Avifaunistica
L’area di maggiore interesse per il pubblico è senz’altro quella delle voliere, situate sopra l’abitato di Andreis: al loro interno sono ospitate diverse specie di uccelli: falchi, gheppi, poiane, allocchi, sparvieri, un astore e un’aquila reale. Alcuni di questi hanno subito lesioni che non consentono loro di ritornare in libertà. Altri vengono curati e successivamente liberati; nel frattempo vengono sistemati in una voliera attrezzata appositamente fino alla completa riabilitazione.
Ad ogni liberazione il Parco organizza un’ occasione per attività di educazione ambientale con gruppi o scolaresche. L’Area Avifaunistica di Andreis è costituita da: un centro di recupero per l’avifauna ferita con l’ambulatorio veterinario, un nucleo di voliere, il Centro visite di Andreis che comprende una saletta didattico-ornitologica e mostra ornitologica, un laboratorio naturalistico.
Grazie ai rapaci ospitati dalla voliera Andreis viene soprannominato il paese delle acquile
Il Museo Etnografico
Il Museo dell’Arte e Civiltà Contadina di Andreis, sistemato nella sede dell’ex municipio adiacente alla piazza, venne aperto al pubblico nel luglio del 1981.
Fino ad oggi, numerosi sono stati i visitatori provenienti sia dall’Italia che dall’Estero che hanno potuto vedere gli oggetti e gli attrezzi da lavoro presenti. In particolare hanno potuto ammirare la ricostruzione dell’interno della tipica casa andreana, la fucina del fabbro, le tabaccherie e i pettini in osso, le belle raganelle pasquali (cràceles), la lavorazione delle scarpetes e molte altre cose. (guida al museo – comune di Andreis 2001).
Sentiero Natura Mont Ciavac e Faglia Periadriatica
La Faglia Periadriatica è un’importante dislocazione tettonica (piega-faglia) che attraversa da Est a Ovest tutto il Friuli e possiede un piano di scivolamento che determina il sovrascorrimento della Dolomia Principale mettendo a contatto rocce appartenenti ad età e livelli diversi. L’attrito determinato dallo scorrimento dà luogo ad un’intensa fratturazione che appare come un ammasso di detrito incoerente, nel quale sono rinvenibili superfici lisce e riflettenti denominate liscioni di faglia.
A distanza la Faglia è individuabile in quanto appare come una fascia di materiale roccioso portato a nudo, sovrastante i prati dell’abitato di Andreis e sottostante le ripide boscaglie del Monte Raut.
Il Centro Visite
Il Centro visite ospita la mostra L’Avifauna del Parco. Collegata ad esso è l’Area Avifaunistica. A monte del paese, percorrendo la via del municipio, si trovano alcune voliere che costituiscono il ricovero dell’avifauna ferita all’interno del Parco delle Dolomiti Friulane.
Andreis è un punto di partenza ideale per numerose escursioni e passeggiate ed è inserito nel complesso del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, di cui ospita un centro visite.
Dalla strada che porta da Barcis ad Andreis si può osservare l'orrido del torrente Molassa, che fa parte della Riserva Naturale Forra del Cellina e che è percorribile anche con il Trenino della Valcellina.
Manifestazioni
Paesi Aperti (prima domenica di settembre);
Festa dei funghi (mese di settembre)
Ad Andreis nevica la fantasia – esposizione di alberi di natale fatti a mano e dei mercatini di Natale (da metà dicembre a metà gennaio) .
La Festa della Chiave, che si svolge verso la fine di agosto ed ogni anno ha come locazione una diversa frazione del paese.