La Val di Giere si trova all' interno del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Il complesso vallivo è racchiuso da pareti dolomitiche a Nord, mentre a Sud si trovano i versanti dell’esteso massiccio del Monte Ressetum, che cela la presenza di numerose grotte. Si può trovare sulla carta topografica Tabacco 021 Dolomiti Friulane e d’oltre Piave.
La vallata ha inizio a Claut (613 mt), più precisamente in frazione Lesis e sale fino a 2300 mt. di quota, confinando a nord-est con la Val Settimana, a sud-est con la Val Tramontina e terminando a sud-ovest con il Massiccio calcareo del Monte Ressetum.
Questo valle è caratterizzata da un fondo ghiaioso circondato da bosco composto da faggio, abete rosso, pino mugo, e acero di monte, addentrandosi si possono scorgere cespugli di ginepro e pino silvestre, verso l' alto l' ultima testimonianza è data dal larice, alto e svettante verso le cime.
Durante la stagione primaverile ed estiva il territorio è dipinto di mille colori, dal rosa acceso del Giglio Martagone, al viola della Genziana, al lilla del Raponzolo di roccia, fino al giallo della Pantofola della Madonna, e non da meno il candido bianco della Stella Alpina (attenzione però che sono fiori protetti in quanto molto rari!!).
Nel sottobosco si possono trovare profumati ciclamini e fior di stecco, il rododendro selvatico, le violette, le genzianelle, i bottoni d’oro, le primule odorose, le orchidee selvatiche, le eriche e le aquilegie.
Oltre ai fiori, il territorio offre un’ampia varietà di erbe selvatiche:
la più popolare è l’ortica, che può essere utilizzata in cucina, come decotto o tisana; l’erba latte di gallina, utilizzata nelle frittate, la lucertolina fetente, usata dai malgari condita in insalata, l’erba del buon enrico, utilizzando le foglie condite oppure fritte, la salvia selvatica, il tarassaco raccolto giovane e condito, il cumino dei prati, il timo selvatico, il finocchietto selvatico.
Il patrimonio faunistico del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è molto ricco, in questa valle si possono ammirare gli stambecchi, i camosci, i cervi, i caprioli, le marmotte, i galli cedroni, i galli forcelli, i francolini di monte e per finire la grandissima e rara aquila reale.
Per gli appassionati di trekking ed escursioni questa valle offre vari percorsi, salendo infatti da Lesis, e prendendo il sentiero 966, si arriva alle sorgenti del Torrente Cellina in località Margons, dove e possibile praticare buldering; salendo di quota, si raggiunge il Pian de Cea dove è possibile parcheggiare.
Ci troviamo all’ inizio delle Grave da Giere :
- seguendo il sentiero 376 ci si addentra nel versante sinistro del ghiaione fino a raggiungere la Casera Podestine (1024mt.) ove è possibile proseguire con il sentiero 398 verso Casera Caserata (1479mt.) e quindi al confine con la Val Settimana;
- proseguendo il tracciato 966 fino al bivio Pian de Crode è possibile prendere il sentiero 962, posto sulla destra, per raggiungere la grotta Landre Scur (1113mt.);
- salendo il percorso 966 si arriva alla Malga Agriturismo Casavento, li è possibile ammirare le Orme di dinosauro impresse su di una roccia, oppure proseguire su sentiero 961 che porta alla Casera Colciavath (1513mt.), passando poi per la Casera Baldass (1622mt.) , fino ad arrivare al Rifugio Pradut (1450mt.);
- continuando il tragitto 966, da Casavento, si percorre la Strada degli Alpini, che passando attraverso la Forcella Clautana, porta al Lago di Selva e quindi al confine con la Val Tramontina.
Questa valle regala emozioni uniche ed indimenticabili, l’importante è restare in silenzio per ascoltare i rumori che la natura ci offre e prestando attenzione a tutti i particolari che ci circondano, senza escludere nulla.
(foto di De Giusti Roberta-Filippin Maurizio-De Filippo Fabio)