Origine Geologica

Origine Geologica

ORIGINE GEOLOGICA DELLA VALCELLINA

30 Milioni di anni fa, nel PERIODO MIOCENE, il Mare Adriatico si estendeva  sulle nostre montagne, il clima era di tipo caldo. 15 milioni di anni fa, PERIODO PLIOCENE, il clima si fa più fresco, nel PERIODO QUATERNARIO chiamato PLEISTOCENE, 1 milione di anni fa, il freddo si accentua con vari periodi glaciali. Enormi masse di ghiaccio scesero dalle vali fino a sfociare in pianura, esse allargarono la via e portarono in pianura ingenti quantità di materiale roccioso. Anche la Valcellina ebbe un notevole ghiacciaio che arrivava fino a Montereale, ritiratosi a mano a mano nella regione montuosa a Barcis e a Pinedo (frazione di Claut). Nel PERIODO MIOCENE (30 milioni di anni fa) in un ambiente marino basso ma fortemente esteso, si formarono le nostre montagne costituite da DOLOMIA NORICA che è la stessa che forma le TOFANE  e le TRE CIME DI LAVAREDO. I resti di questo ambiente marino si possono osservare nei  numerosi fossili ritrovati. Nel corso dei milioni di anni, le parti più deboli di roccia, erodendosi, hanno creato forcelle, canaloni e ghiaioni.

Alla fine del PLEISTOCENE, si estendeva l’ ultima coltre glaciale che determinava con la propria azione distruttiva il territo tipico e, al suo ritiro, costruttiva con i depositi morenici. Questo ritiro ha formato le nostre tipiche valli ad U, riempite poi, da DEPOSITI MORENICI.

 

OROGRAFIA E FORMAZIONE DEI TERRENI

L’ orografia di Claut è inscindibile dal bacino del Torrente Cellina che scorre al suo interno, è caratterizzata da una successione di catene montuose che si protendono da Nord-Est a Sud-Ovest verso la Conca di Pinedo. Chiusa a Sud dalla catena Giura-Liassica del Monte Cornetto, monte Fratte e Monte Ressetum. Le tipologie di rocce sono CARBONATICHE e DOLOMITICHE.

Nell’ alto bacino del Cellina affiorano terreni appartenenti alle ERE SECONDARIA E TERZIARIA che. Localmente, possono essere ricoperti da FORMAZIONI QUATERNARIE. L’ Era Secondaria è rappresentata dai terreni del TRIAS, del GIURA-LIAS e del CRETACEO che nel loro insieme, costituiscono la quasi totalità del bacino. L’ Era Terziaria invece è rappresentata da terreni dell’ EOCENE e del MIOCENE, assai limitati rispetto ai primi. Le Formazioni Quaternarie sono costituite da materiali morenici, alluvionali e detriti di frana e di falda.

I TIPI LITOLOGICI dell’ Era Secondaria ai quali appartengono altrettanti aspetti morfologici sono:

  • la DOLOMIA TIPICA alla quale sono dovuti tutti i crestoni, campanili, guglie e pinnaloli;
  • 2) la DOLOMIA A FACIES DI DACHSTEIN ed i CALCARI GIURALIASSICI che costituiscono imponenti massicci, talora ad andamento tabulare, con ripide pareti, tozzi tottioni e valli anguste;
  • Il CALCARE IPPURITICO CRETACEO che si presenta in altipiani carsici con doline a campi carreggiati

I TIPI LITOLOGICI dell’ Era Terziaria sono invece la SCAGLIA ROSSA, delle MARNE EOCENICHE e delle ARENARIE MIOCENICHE, le quali formano dei lenti dossi collinosi.

INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE

DOLOMIA PRINCIPALE

E’ la formazione più diffusa nel comune e costituisce gran parte dei rilievi, è formata da un’ alternanza irregolare di Dolomie Chiare e Dolomie Laminate in strati. L’ età della formazione è essenzialmente NORICA ma può estendersi anche al RETICO. E’ interessata da vari sistemi di faglia che rende “rara” la sua normalità, i versanti ripidi sono soggetti a distacchi e a piccole frane, si possono osservare numerosi processi erosivi superficiali che danno luogo ad accumuli. Versanti di questo tipo si trovano fra il Torrente Settimana ed il cimoliana (NORICO) nella tipica facies, poco stratificata, oltre a parte del versante che sovrasta la frazione di Mariae.

CALCARI SELCIFERI

Hanno spessore ed età variabile, qui appartengono GIURASSICO LIAS, sono caratterizzati da piccoli nodi di selce, affiorano verso la sommità delle creste e soprattutto nei versanti settentrionali. Li possiamo riscontrare nella frazione di Cellino di Sopra in spessore di alcune decine di metri.

CALCARI OOLITICI

Il litotipo predominante è rappresentato dal CALCARI OOLITICI GRIGI, si presentano compatti e massicci all’ affioramento dando luogo a versanti ripidi ma molto stabili con poche cadute di sassi. In alcuni casi sono interessati da FENOMENI CARSICI con la scomparsa dell’ idrologia superficiale. Appartengo cronologicamente al GIURASSICO DOGGER.

CALCARO CRETACICI

Il litotipo comune è formato da strati di 10-20 cm di spessore ed occupa la parte inferiore del CRETACICO. Gli affioramenti sono posti in maggior parte nel versante sinistro della Valcellina di Claut. Affioramenti di questo tipo li osserviamo anche in località Creppi verso oriente, costituiti da Calcari Cretacici nettamente stratificati.

FLYSCH DI CLAUZETTO

Il colore della roccia è tipicamente grigio-azzurro, diventa giallastro bruno per a alterazione superficiale, complesso ARENACEO MARNOSO di età EOCENICA. Affioramenti continui di Flysch costituiscono i versanti meridionali del centro abitato di Claut e che costituiscono la sponda sinistra del Torrente Cellina.

SCAGLIA ROSSA

Si trova sempre alla base del FLYSC e con esso a volte si confonde, di colore rosso mattone a stratificazione mal rilevabile ma spesso con fitte laminazioni. Ne riscontriamo alcuni lembi allo sbocco del torrente Chiadola, all’ interno del centro abitato principale. Tuttavia lo sviluppo principale della Scaglia Rossa, si trova dalla frazione di Mattan fino a Lesis in ambedue le sponde del Torrente Cellina, affiorando localmente delle vaste coltri detritiche. Va a costituire anche gli alti pascoli del Monte Ressetum e del Monte Fratte.

FORMAZIONI CONTINENTALI QUATERNARIE

Esse sono costituite da estesi accumuli di ALLUVIONI TERRAZZATE RECENTI disposte lungo le principali aste torrentizie. Trattasi di materiali ghiaiosi di granulometria variabile dovuti al disfacimento degli ammassi rocciosi ed al trasporto tramite ruscellamento.

Esistono DEPOSITI MORENICI depositati dai ghiacciai conservati all’ interno della Val Settimana e lungo le valli principali.

LE AREE ABITATE

Occupano un’ unica piana che va da Lesis a Pinedo organizzata su diversi TERRAZZI ALLUVIONALI dentro i quali si sono incuneati DETRITI di FALDA GHIAIOSI con grana variabile.

LINEE TETTONICHE DELL’ AREA

In Valcellina, la massima espressione delle grandi strutture Tettoniche è data dalla Linea Monte Dof-Monte Auda, Pinedo-Avasinis e dalla più meridionale Barcis-Starasella (Sovrascorromento Periadriatico). Tali linee si estendono in continuità per circa 80 km per poi proseguire nel sottosuolo ad Ovest verso la Pianura Veneta e ad Est in direzione Slovenia.

LINEA TETTONICA DEL MONTE DOF - MONTE AUDA

Collega l’ alta Val Cimoliana all’ alta Val Settimana, è ben visibile nei pressi di Casera Bregolina Grande, in comune di Cimolais, il sovrascorrimento della DOLOMIA PRINCIPALE (NORICO) sui CALCARI SELCIFERI LIASSICI della FORMAZIONE di IGNE con un piano di scorrimento suborizzontale. Questo sovrascorrimento è uno degli elementi strutturali di maggiore importanza regionali che va ad innestarsi nella LINEA della VALSUGANA.

LINEA PINEDO AVASINIS

La Pinedo Avasinis si estende dalla conca di Claut fino alla depressione del Lago di Cavazzo e porta ad un raddoppio della Dolomia principale fino a farla sormontare ai Terreni Cretacici.

FAGLIA O LINEA PERIADRIATICA-BARCIS STARASELLA

La Faglia Periadriatica è la linea di confine fra la PLACCA ADRIATICA e la PLACCA AUROASIATICA. La Placca Adriatica è una delle placche presenti nel Mediterraneo, è composta essenzialmente da Crosta Continentale e faceva parte della Placca Africana. Oggi si estende fino al margine della Pianura Padana, ad Est e Nord è bordata da un margine convergente che segna il confine con la Placca Euroasiatica, da questa collisione si sono create le Alpi.

La Piega/Faglia Periadriatica attraversa da Est ad Ovest tutto il Friuli Venezia Giulia, possiede un piano di scivolamento che determina il sovrascorrimento della Dolomia Principale mettendo a contatto rocce appartenenti ad età e livelli diversi.

La Linea Periadriatica è ben visibile nel comune di Barcis ed Andreis, in Valcellina ed oltre, verso Tramonti, Trasaghis, Gemona, fino ad arrivare a Caporetto e scorre ai piedi dei maggiori rilievi montuosi che si affacciano sulla pianura friulana.

 

LE MONTISELLE

Tra Claut e Cimolais, in località Pinedo, troviamo due piccoli rilievi isolati di Dolomia Principale, sorgono su un terrazzamento molto grande e pianeggiante, la sua presenza è legata alle caratteristiche strutturali dell’area ed in particolare alla linea Monte Duranno-Alto Meduna, probabilmente si tratta di una SCAGLIA TETTONICA, esteticamente molto particolari.

 FRANA DELLA VAL MARGONS

Dal punto di vista geologico, è l’ esemplificazione del sistema idrografico di tutta la Valcellina, qui il torrente Cellina scorre in subalveo per una grande superficie per poi incontrare la Frana dei Margons e riemergere, molte decine di metri più in basso, a valle della frana per formare il terrente vero e proprio.

La frana, oltre a costituire uno spettacolo eccezionale dal punto di vista ambientale, costituisce anche una famosa PALESTRA di BOULDER,  famosa in tutta Europa. Oggi è percorribile dal basso verso l’ alto, grazie ad alcuni segnavia, in assenza di essi, sarebbe molto difficile dipanarsi fra rocce gigantesche, cunicoli e grotte.