Riserva Naturale Forra del Cellina

Riserva Naturale Forra del Cellina

Avevo 19 anni, patente presa da poco, "Al Cianal" in dialetto locale, era quasi una sfida, stradina stretta a picco sulla gola da una parte e cinta da una grande muraglia rocciosa dall' altra, letteralmente scavata nella roccia, l' incrocio con le altre auto era laborioso ma la vera sfida era la corriera dei Giordani, autisti abilissimi che ogni giorno percorrevano "Al Cianal". Che dire poi della neve, qui nevicava forte e lungo la gola del Cellina, oltre alle nevicate e lo spazzaneve, scendevano numerose mini valanghe dalle ripide pareti rocciose, spesso si rimaneva imbottigliati fra una valanga ed un' altra, no, non sto scherzando, catene alle corriere e via, spesso dietro al "Varsor"(spazzaneve). In quegli anni il sangue ribolliva e spesso, faceva fare azioni non proprio consone, ecco che allora, si cronometrava la percorrenza, da galleria a galleria, da quella di Barcis a quella di Montereale o viceversa, ogni viaggio verso la pianura diventava motivo di sfida. 12/14/10, questi erano i minuti che servivano ad attraversare la gola, le marce giuste erano la seconda e la terza, la quarta difficile da inserire, era meglio aumentare i giri della terza che aveva più aderenza, l'auto? La mitica 112, normale o più o meno modificata, piccolina e agile, adatta a quel tipo di strada.

Che dire, è sempre andata bene e oggi siamo qui a raccontarle, certo che, essere riusciti a guidare per quella strada con quelle condizioni, mi riempie un po' d' orgoglio, scusate se è poco. Oggi, sembra strano che ci passassero camion, corriere, auto, d' inverno poi, però vi posso garantire che quando arrivavi a Barcis ed uscivi dall'ultima galleria, trovandoti improvvisamente davanti il bellissimo lago, ti pareva di essere in Paradiso.

R.G.

CARATTERISTICHE

Estensione: 304 ettari

Istituzione: Legge R. n.13/1998

Provincia: Pordenone (PN)

Comuni: Andreis, Barcis, Montereale Valcellina

Torrenti: Cellina, Molassa, Alba

Vette: Cameroni (1470 m)

Si tratta del Canyon più grande d' Europa, scavato dallo scioglimento dei ghiacciai dell' Alta Valcellina e ammorbidito dal tumultuoso scorrere incessante delle acque del Fiume Cellina. Questa forra si trova in, nel comune di Barcis (PN), il Cellina è un affluente ed un effluente dell' omonimo lago e prima di scendere in pianura attraversa tutta la gola e le dona un colore verde smeraldo che ha pochi eguali in natura. La forra è una Riserva Naturale ed è visitabile durante il periodo estivo, all' interno vi si trova la Vecchia Strada della Valcellina, che fino a pochi anni or sono, percorreva l' intero canyon, ed il Ponte Tibetano, costruito da poco. Nelle immediate vicinanze dell' ingresso, costituito da una prima galleria invece, trova collocazione il Centro visite della Forra del Cellina, gestito dal parco naturale delle Dolomiti Friulane, visitabile anch'esso durante la bella stagione, all'esterno alcuni tavoli utili per eventuali pic nic o per mangiare un panino al volo. La Forra è anche visibile dall' alto percorrendo il Sentiero del Dint che parte a pochi passi dall' ingresso. Se poi siete in famiglia ed avete bambini piccoli potete tranquillamente prendere il Trenino della Valcellina e percorrere l' intero tratto comodi comodi per poi proseguire con un tour ad anello fino ad Andreis e ritorno.

La Riserva Naturale Forra del Torrente Cellina è l’ultima istituita in ordine temporale (Legge Regionale 13 del 1998) ed è stata individuata tra le Aree di Reperimento indicate nella L.R. 42/’96 (Legge sui Parchi).
L’area interessata rappresenta una parte dell’ex-Ambito di Tutela B.5 “Stretta del Cellina” già indicato dal Piano Urbanistico Regionale del 1978.

L’istituzione della Riserva permette di tutelare gli aspetti naturalistici e paesaggistici di una delle più belle incisioni vallive delle Alpi.

Il territorio della Riserva si estende su una superficie di circa 304 ettari che comprende: il tronco superiore del canale di chiusa del torrente Cellina a valle della conca di Barcis, la stretta incisione del torrente Molassa, la parte più occidentale del bosco denominato Fara nel versante settentrionale del monte Fara (1342 metri slm) e una zona con ripide pareti rocciose nel versante settentrionale del monte I Cameroni (1470 metri slm) denominata I Pics.
In queste aree prevalgono rocce carbonatiche (calcari) del periodo Cretacico.

La Riserva comprende inoltre, più a nord, un territorio a morfologia ondulata, situato fra la borgata Molassa e località Ponte Antoi, in cui prevalgono rocce arenaceo-marnose, che prende il nome di località Dint.

Accesso alla Riserva Naturale.

Da sud percorrendo la Strada Statale n. 251 “della Valcellina e Val di Zoldo”. Oltrepassato il paese di Montereale Valcellina, prima della galleria che attraversa il monte Fara a sinistra si diparte la “vecchia strada” che percorre la forra e quindi porta nella Riserva.
Si può proseguire lungo la Strada Statale n. 251 fino all’uscita di Andreis e raggiungere la Riserva dirigendosi verso la località Molassa.

Da nord prendendo la Strada Statale n. 251 all’altezza di Longarone si prosegue in direzione di Barcis attraversando i paesi di Erto-Casso, Cimolais e alcune frazioni di Claut. Oltrepassato l’abitato di Barcis si svolta a destra verso la diga di Ponte Antoi nei pressi della quale si accede alla Riserva.
In località Ponte Antoi, a Barcis si trova il Centro Visite della Riserva Forra del Cellina aperto nei periodi di maggiore afflusso turistico della zona.